Il Giro d’Italia, partito quest’anno sabato 11 maggio per tre settimane di grande passione, è ormai un evento non solo sportivo ma anche di costume e attualità. Entrato nel cuore di tutti gli italiani, e non solo, grazie alle 102 edizioni, è un importante appuntamento per scoprire le bellezze del nostro Paese attraverso gli oltre 3500 chilometri percorsi a tappe dai ciclisti.
Tutto ebbe inizio il 13 maggio del 1909, quando il giornalista Tullo Morgagni ebbe l’idea di organizzare, insieme a La Gazzetta dello Sport, una corsa ciclistica a tappe in Italia. Il primo Giro d’Italia partì nella notte tra il 12 e il 13 marzo da rondò Loreto di Milano (ancora non si chiamava Piazzale Loreto). La scelta dell’orario fu dettata da due motivi: permettere ai ciclisti di concludere la corsa prima del tramonto del giorno successivo, e non creare problemi di viabilità a causa dei troppi tifosi. Il primo a tagliare il traguardo della prima tappa di 397 km fino a Bologna fu Dario Beni. Alla fine delle otto tappe, il vincitore del primo Giro d'Italia fu Luigi Ganna, muratore di Varese, che si aggiudicò il montepremi della prima edizione di 25.000 lire (circa qualche centinaia di migliaia di euro di oggi). In totale parteciparono 127 ciclisti, molti tra i venti e i trent’anni, di ceto medio basso.
Da allora questa gara catalizza l'attenzione di milioni di sportivi, che hanno seguito negli anni le gesta di atleti italiani e internazionali come Fausto Coppi, Gino Bartali, Felice Gimondi, Costante Girardengo, Giuseppe Saronni, Francesco Moser, Marco Pantani, Ivan Basso, Miguel Indurain, Francesco Nibali e Chris Froome.
Chi vincerà l’edizione 2019?